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Articolo QE – Il FV flottante in Italia fra semplificazioni e possibili sviluppi

01/07/2022 – Vai all’articolo completo

Cresce l’attenzione per la tecnologia dopo l’intervento del DL Energia. QE a colloquio con Simone Zilio, ad di Green idea Holding. che punta a 300 MW entro il 2026

Se dell’eolico offshore galleggiante si discute con una certa frequenza, grazie ai progetti di grandi società, la manifestazione d’interesse del ministero e le previsioni normative contenute nell’attesissimo decreto Fer 2, non è ancora possibile dire altrettanto della tecnologia “gemella” del fotovoltaico flottante. Eppure per lo sviluppo del FV galleggiante in Italia si sono riscontrati alcuni passi in avanti negli ultimi mesi.

Secondo il recente rapporto dell’Osservatorio rinnovabili Oir di Agici, l’interesse degli operatori -soprattutto i grandi operatori – rimane “minore”, trattandosi di una “tecnologia certamente meno matura rispetto a quella dell’eolico galleggiante”. Sono però in fase di sviluppo impianti di piccole-medie dimensioni, quasi tutti all’interno di bacini idroelettrici. A livello geografico, la maggiore capacità è prevista in Asia, da parte di Edf, e in Portogallo, da parte di Edp ed Enel, che sono risultate vincitrici ai bandi di gara indetti dal governo portoghese. Enel, presso l’lnnovation Lab di Catania, a ottobre 2020 ha anche avviato un progetto di ricerca e sviluppo che ha portato all’installazione di un impianto da 30 kW.

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