
Spinto dall’accelerazione degli obiettivi di decarbonizzazione e dalle tendenze rialziste dei prezzi dell’energia, il settore dell’Efficienza Energetica si sta trasformando, adattandosi all’evoluzione della transizione energetica e del contesto economico. La necessità di ridurre le emissioni di anidride carbonica, combinata con quella di stabilizzare i costi delle forniture energetiche, porta a una domanda di soluzioni energetiche sempre più ampie, che possano combinare la riduzione dei consumi con l’autoproduzione, le fonti rinnovabili, lo storage e la gestione digitale automatizzata.
In questo quadro, sempre più operatori estendono i loro portafogli di offerta in ottica integrata, per presentare ai consumatori soluzioni di transizione energetica, di cui l’efficientamento costituisce un tassello centrale. Questo processo, tuttavia, non è affatto scontato e privo di ostacoli.
Le soluzioni integrate permettono di raggiungere performance energetiche e climatiche molto elevate, ma richiedono investimenti cospicui, e quindi portano l’enfasi sulla sostenibilità economico-finanziaria dei progetti. Sostenibilità economica che dipende dall’efficacia nella combinazione tra capitali privati e quelli pubblici, attraverso strumenti contrattuali, finanziari e politiche pubbliche in grado di agire in sinergia. Utopia? Forse oggi sì, ma sono numerosi i segnali incoraggianti in questa direzione: gli Energy Performance Contract sono diventati lo strumento mainstream sul mercato, e vedono un riconoscimento crescente nelle policy, così come il ruolo degli operatori specializzati è riconosciuto negli incentivi del Conto Termico e di Transizione 5.0.
Le analisi del CESEF (Centro Studi sull’Economia e il Management dell’Efficienza Energetica), l’Osservatorio di AGICI giunto alla sua XI edizione, nel 2024 si sono focalizzate su questi temi, identificandone le opportunità e le criticità per i consumatori finali, gli operatori e il sistema, in un’ottica di maggiore decentralizzazione, resilienza e flessibilità, tutti elementi imprescindibili per il successo della transizione energetica. Nel corso della ricerca sono stati studiati nuovi modelli operativi di integrazione tra le soluzioni energetiche, possibili canali di finanziamento, proposte di riforma delle policy esistenti e nuovi meccanismi di incentivo, anche in vista dell’adozione del percorso dettato dal nuovo testo PNIEC 2024.
Tutti questi elementi saranno al cuore del XI Convegno CESEF, dove attraverso la voce delle aziende protagoniste del settore e dei policy maker, ne discuteremo l’impatto non solo sulle strategie degli operatori, ma sull’evoluzione del sistema paese in ottica di decarbonizzazione e competitività economica.
Infine, l’evento sarà l’occasione per la consegna del Premio Manager Efficienza Energetica 2025.
Lo Studio annuale 2024 “Integrazione tra efficienza e rinnovabili: la leva della sostenibilità economica” è focalizzato sull’impatto di progetti integrati di efficienza energetica e fonti rinnovabili, dal punto di vista delle performance energetiche, dei profili economici e di quelli ambientali. Fulcro dell’analisi sono i possibili strumenti di finanziamento e contrattuali per garantire solidità economica all’attuazione di soluzioni complesse, richieste da consumatori con esigenze di riduzione delle emissioni e stabilizzazione dei costi energetici.
Il tema è contestualizzato nell’evoluzione del quadro di policy e di mercato per la transizione energetica, dedicando largo spazio alle novità normative introdotte a livello europeo dalle direttive Energy Performance of Buildings Directive e Energy Efficiency Directive e a livello italiano al nuovo testo aggiornato del Piano Nazionale Integrato Energia e Clima. Sono inoltre studiate, grazie al contributo di Intesa Sanpaolo, le performance economiche e le strategie dei principali operatori nazionali di Efficienza Energetica, in particolare le ESCo e le Utility.
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