Per rispondere all’emergenza sanitaria ed economica causata dal Covid-19 il Consiglio europeo ha stanziato per il nostro Paese, attraverso la Next Generation EU o Recovery Fund, circa 209 miliardi di euro da utilizzare per la ripresa economica e sociale. Lo strumento principale è la Recovery and Resilience Facility (RRF), le cui risorse destinate all’Italia superano i 191 miliardi di euro.
L’accesso ai fondi della RRF è subordinato alla presentazione di Piani nazionali di ripresa e di resilienza (PNRR) che definiscano un programma di riforme e di progetti di investimento pubblico. A tal proposito, il Governo italiano ha individuato delle linee guida per la definizione del PNRR, in cui si identificano una serie di obiettivi di alto livello, quattro sfide strategiche e sei missioni.
Tuttavia, il volume delle risorse disponibili, distribuite su un periodo di tempo relativamente limitato, mal si concilia con le capacità di progettazione ed esecuzione degli investimenti esistenti in Italia. Considerando che la capacità media di spesa per investimenti nel nostro Paese tra il 2000 e il 2019 è stata di 43,5 miliardi di euro all’anno, essa dovrebbe quasi raddoppiare con l’apporto della RRF nei prossimi 5-6 anni. Risulta quindi fondamentale che i fondi siano indirizzati ad investimenti aggiuntivi rispetto a quelli già programmati, e che al contempo si costruisca la capacità di gestirli.
In questo contesto, il webinar di Agici, realizzato nell’ambito dell’Infrastructure Unit, partendo dal quadro delle risorse finanziarie disponibili, dal fabbisogno infrastrutturale e dalle criticità progettuali in alcuni settori chiave, ha l’obiettivo di individuare le soluzioni e gli strumenti in grado di migliorare la capacità progettuale del sistema Paese e, in particolare, delle utility. Ciò nell’ottica di cogliere appieno l’opportunità rappresentata dalla RRF.