L’Italia è tra i pochi Paesi europei che si è dotato del nuovo Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC) entro le tempistiche previste dall’Unione Europa. Si tratta del documento cardine per la politica energetica e climatica nazionale al 2030, che prevede proiezioni e scenari anche per gli anni a venire.
Le vere difficoltà, tuttavia, iniziano proprio ora: una volta fissati i target, raggiungerli non sarà un’impresa facile. Le risorse pubbliche, dopo gli eccessi del superbonus, andranno gestite con grande oculatezza; le rinnovabili incontrano ancora forti opposizioni locali; il quadro legislativo e i processi autorizzativi risultano ancora poco chiari e inefficienti; il percorso della mobilità sostenibile sta incontrando sfide inaspettate, tra cui la forte concorrenza cinese.In questo quadro complesso, sfidante e in continua evoluzione, il gruppo di lavoro noto come “Monitor PNIEC”, di cui fanno parte numerosi leader della transizione energetica del Paese, ha formulato nel corso del 2024 una serie di proposte per conseguire gli obiettivi al 2030 e sta elaborando un sistema accurato di monitoraggio multidimensionale del loro stato di raggiungimento.
L’evento del 26 novembre presso il GSE sarà l’occasione per discutere, insieme ai vertici di aziende e istituzioni nazionali, quanto fatto dal Monitor e mettere a fattor comune esperienze e visioni utili per trasformare il PNIEC da proposta a realtà.