Le sfide dello sviluppo infrastrutturale
Le infrastrutture rappresentano il principale fattore di competitività e crescita di un Paese. Per questo l’Osservatorio I Costi del Non Fare da quasi un decennio ne monitora la realizzazione, evidenziando inoltre i “Costi del Non Fare”, ossia i costi sostenuti dal Sistema Paese a causa della loro mancata realizzazione. L’Osservatorio ha recentemente concluso l’attività annuale di studio, con il Rapporto “Le sfide dello sviluppo infrastrutturale: nuove priorità, innovazione tecnologica e opportunità internazionali”, individuando le 3 nuove frontiere di sviluppo del settore:
1 – Nuove opere veramente prioritarie
2 – Interventi di efficientamento dell’esistente e di upgrade tecnologico
3 – Sfruttamento di opportunità a livello globale.
Nuove opere veramente prioritarie
La mancata realizzazione delle nuove opere prioritarie in Italia, nel periodo 2014-2030, potrebbe generare oltre 800 miliardi di € di Costi del Non Fare. Tra questi: 124 miliardi nei settori ambiente ed energia, 260 miliardi trasporti e logistica e 425 miliardi nelle telecomunicazioni (vedi figura).
Interventi di efficientamento dell’esistente e di upgrade tecnologico
Non servono solo nuove realizzazioni, ma anche interventi di efficientamento e di upgrade tecnologico delle infrastrutture esistenti, in grado di migliorare la qualità dei servizi erogati ai cittadini e di ridurre gli impatti delle opere sul territorio e sull’ambiente. A titolo esemplificativo l’implementazione di un sistema di smart metering nel settore del gas potrebbe generare in Italia benefici potenziali per 1,8 miliardi di euro nel periodo 2014-2030. Grazie ai contatori intelligenti dei consumi di gas è infatti possibile permettere un accesso da remoto per le attività del distributore quali attivazione, disattivazione e gestione degli utenti. Ciò permette di ridurre i costi di lettura dei consumi, di dare migliori informazioni per i distributori, di ridurre il gas non contabilizzato e più precise fatturazioni, riducendo conguagli e acconti.
Sfruttamento di opportunità a livello globale
Integrando la prospettiva nazionale con quella globale emerge infine come il fabbisogno di investimenti infrastrutturali al 2030 nel mondo sia enorme e pari a 57.000 miliardi di $ (Fonte: McKinsey, 2013). L’attività di monitoraggio dell’Osservatorio ha individuato solo nel 2014 circa 600 nuovi progetti di opere pubbliche in partnenariato pubblico privato a livello globale, che potrebbero rappresentare una opportunità imperdibile per le imprese italiane del settore ed investitori che devono fare i conti con un mercato interno stagnante.
I risultati dello Studio saranno discussi il 2 dicembre a Roma all’interno del Convegno dal titolo: “Le Nuove Frontiere Dello Sviluppo Infrastrutturale. Innovazione Tecnologica e Opportunità Internazionali” (il rapporto sarà diffuso gratuitamente ai partecipanti all’evento). Per maggiori informazioni visita il sito dell’evento.
La partecipazione all’evento è gratuita previa iscrizione.
Per approfondimenti sull’Osservatorio Costi del Non Fare visita anche il sito www.costidelnonfare.it