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Investimenti in infrastrutture

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Autore: Michele Tronconi Pubblicazione:  Marzo 2014 Lingua:  Italiano Pagine:   4 Sezione: Infrastrutture Azienda: Assofondipensione
COD: 04/01/2014 Categorie: , ,
Descrizione:

La sezione Infrastructures di questo numero è composta da interventi e contributi che riprendono le tematiche affrontate in occasione dell’VIII Workshop su “I Costi del Non Fare” che si è tenuto lo scorso 3 Dicembre in UniCredit. Esso è stato l’occasione per presentare lo Studio 2013 dell’Osservatorio CNF (di cui un estratto è disponibile a pagina 48 della Rivista) e per dibattere con i principali esponenti delle imprese, delle associazioni e della finanza sui temi dello sviluppo infrastrutturale del Paese, della dinamica tecnologica che necessariamente dovrà interessare il settore, sul ruolo dei regolatori e sulle modalità di finanziamento delle opere.

L’articolo di Michele Tronconi, Presidente di Assofondipensione, definisce il possibile ruolo dei Fondi Pensione italiani nel finanziamento delle infrastrutture, guardando alle più significative esperienze estere e indicando le condizioni necessarie per favorire gli investimenti. L’articolo evidenzia la necessità da parte dei Fondi Pensione nazionali di rompere i tradizionali schemi di investimento troppo orientati al breve periodo e sui titoli di Stato al fine di non perdere opportunità di redditività e di diversificazione degli investimenti, ma anche opportunità di essere utili allo sviluppo del Paese. In questo senso, gli investimenti in infrastrutture rappresentano una soluzione del tutto adeguata per diversi motivi: permettono di diversificare, sono meno correlati con il ciclo economico, proteggono dall’inflazione, offrono flussi di cassa stabili e prevedibili e hanno orizzonti temporali coerenti con l’erogazione delle prestazioni pensionistiche. All’estero la situazione è in parte diversa; i fondi pensione già investono in infrastrutture, anche se ancora poco rispetto alle reali potenzialità, ed esistono esempi molto rilevanti che l’articolo mette in luce. In Italia ciò sarà possibile a patto che si creino le condizioni adeguate: occorrono norme e regolamenti che permettano ai fondi di investire ma anche strumenti adeguati che facilitino l’afflusso di questi capitali.