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Rapporto Idrico OSWI 2018

Il primo Rapporto Annuale 2018 dell’Observatory for a Sustainable Water Industry è intitolato: “Servizio idrico e cambiamento climatico: investimenti, innovazione, casi di successo”.

Il tema del cambiamento climatico è ormai sempre più centrale nella gestione del Servizio Idrico Integrato (SII), specialmente dopo le emergenze idriche del 2017 in varie zone d’Italia. Per presentare un quadro il più possibile completo e aggiornato della situazione si è innanzitutto consultata la letteratura nazionale e internazionale sul tema, identificando le best practice suggerite da importanti istituzioni; in seguito si è costruito un database con dati tecnici ed economico-finanziari dei 55 maggiori player del settore per fatturato.
Le informazioni così raccolte sono poi state utilizzate per illustrare:

  • La situazione della risorsa idrica a livello globale e italiano, le principali sfide poste dal cambiamento climatico e i principi che guidano le istituzioni internazionali in materia;
  • L’andamento economico, finanziario, patrimoniale e degli investimenti dei 55 player;
  • Le strategie delle società del campione di fronte al cambiamento climatico suddivise tra strategie di mitigazione, adattamento e miste.

Sulla base di quanto sopra, lo studio:

  • Offre una descrizione aggiornata e ad ampio raggio del settore idrico italiano, utile per il management aziendale, per i policy maker a livello nazionale e locale, e per i numerosi soggetti interessati al settore come i fornitori, i finanziatori e i cittadini;
  • Analizza lo stato di salute attuale e prospettico delle maggiori aziende idriche italiane;
  • Individua le sfide manageriali, finanziarie e tecnologiche più importanti per il settore e le strategie di successo per fronteggiarle.

Di seguito si sintetizzano i principali temi trattati nel Rapporto.

CAMBIAMENTI CLIMATICI, RISORSA IDRICA E GOVERNANCE
Il Capitolo 1 descrive l’evoluzione prevista delle variabili climatiche più rilevanti e come queste influenzano la disponibilità e la qualità della risorsa a livello globale e nazionale.
Si approfondiscono, inoltre, le iniziative di policy messe in campo dalle istituzioni internazionali e nazionali per attuare una gestione più resiliente della risorsa idrica. Entrambi i temi sono di fondamentale importanza perché permettono di comprendere la situazione attuale e prospettica cui devono fare fronte le utility idriche, sia da un punto di vista climatico che normativo.
Sul piano del cambiamento climatico è ormai parere condiviso dalla grande maggioranza degli scienziati che gli esseri umani, attraverso le emissioni di gas a effetto serra, stiano influenzando il sistema climatico a livello globale, con ricadute diffuse sui sistemi umani e naturali. Gli effetti di questo cambiamento sulle temperature e le precipitazioni sono chiaramente riscontrabili anche a livello locale.
Per rispondere alle sfide del cambiamento climatico e delle risorse idriche, sono stati sviluppati diversi approcci di policy che sono analizzati nella terza parte del Capitolo 1. In particolare, si entra nel dettaglio degli accordi globali (Agenda 2030 e Accordo di Parigi), delle normative europee esistenti e previste in materia di acqua, della Strategia Nazionale di Adattamento al Cambiamento Climatico e del Piano Nazionale di Adattamento al Cambiamento Climatico con particolare riferimento alle risorse idriche.
 
LO STATO DI SALUTE DEL SETTORE E LA SUA CAPACITÀ DI INVESTIMENTO
Il Capitolo 2 descrive lo stato di salute del settore idrico italiano, analizzando la dotazione tecnica e i risultati economico-finanziari delle principali aziende del servizio idrico integrato italiano. Tale capitolo può essere considerato come “propedeutico” alle parti successive dello studio: aziende robuste dal punto di vista economico-finanziario e patrimoniale possono meglio progettare e attuare tutte le strategie opportune di mitigazione e adattamento.
L’analisi è stata svolta secondo le seguenti fasi:

  1. definizione del campione di riferimento attraverso la selezione di 51 aziende attive nella fornitura del servizio idrico integrato nel territorio italiano e di 4 operatori wholesale;
  2. divisione delle società in clusters di attività (mono e multi-utility) e dimensionali (ricavi da gestione caratteristica): le Monoutility sono state ulteriormente suddivise in società con ricavi inferiori a € 50 milioni, ricavi compresi tra € 50 e € 100 milioni e ricavi maggiori di € 100 milioni; le Multiutility sono state suddivise in società con ricavi minori e maggiori di € 100 milioni;
  3. raccolta degli indicatori tecnici quali rete acquedottistica, rete fognaria, consumo di energia livello delle perdite;
  4. raccolta degli indicatori di bilancio significativi quali: ricavi, EBITDA, PFN e investimenti.

 
L’INDUSTRIA IDRICA DI FRONTE AL CAMBIAMENTO CLIMATICO
Il Capitolo 3 è il cuore dello studio. In esso si costruisce una rappresentazione delle strategie delle utility idriche di fronte al cambiamento climatico basandosi su informazioni raccolte da fonti internazionali e aziendali. Le fonti, tutte autorevoli e qualificatissime, danno indicazioni molto utili su come fronteggiare la sfida. La nostra analisi è suddivisa per tipologie strategiche – mitigazione, adattamento e integrata – da cui discendono le azioni possibili. Per ogni strategia si riporta lo stato dell’arte a livello internazionale e la si compara con la situazione a livello nazionale, indicando le azioni intraprese dalle aziende del campione. Per un’analisi più dettagliata delle specifiche strategie si rimanda al Capitolo 3.
 
CASI ED ESPERIENZE
Nel Capitolo 4 si presentano dei casi particolarmente interessanti ai fini del Rapporto. La scelta è ricaduta su soluzioni che possono contribuire all’adattamento al cambiamento climatico e a una gestione più sostenibile e resiliente della risorsa in senso lato. Perciò, non ci si è limitati alle innovazioni tecnologiche e ingegneristiche, ma si è allargato il punto di vista anche agli aspetti gestionali e di reperimento dei dati per una pianificazione efficace delle attività operative e degli investimenti in infrastrutture. In questo modo si è cercato di esemplificare le strategie descritte nel capitolo precedente.

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