
La transizione energetica alla prova della crisi pandemica e la mission (im)possible dell’Unione Europea
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La crisi del Covid-19 ha ridisegnato le agende politiche a livello mondiale. I costi per il rilancio dell’economia potrebbero limitare la disponibilità di risorse per la transizione energetica verso un’economia più sostenibile. Ma l’attuale calo delle emissioni è solo un fatto momentaneo: IEA e IRENA ammoniscono che il rallentamento delle policy di decarbonizzazione e una ripresa fondata sul business as usal dell’industria oil & gas rischia di avere effetti negativi irrimediabili sul clima. Occorre che i governi
e il mondo della finanza sostengano pacchetti di stimolo e recupero in grado di accelerare
il passaggio a economie sostenibili e pulite. Secondo l’autore, l’Unione Europea e i suoi Stati Membri hanno di fronte a loro un’impresa titanica: affrontare la “ricostruzione” economico-produttiva e sociale successiva alla crisi pandemica, realizzando gli investimenti previsti dal Green Deal europeo e traguardando
l’obiettivo della neutralità climatica al 2050.
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