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Corruzione e grandi opere. Alcune riflessioni sul tema

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Autore: Alessandra Garzarella Pubblicazione:  Maggio 2015 Lingua:  Italiano Pagine:  3 Sezione: Infrastrutture Azienda: Agici
COD: 09/02/2015 Categorie: , ,
Descrizione:

L’articolo fa alcune riflessioni sul tema della corruzione nella realizzazione delle opere pubbliche mettendo in luce sia la posizione del Governo sia il punto di vista e le proposte dell’Osservatorio I Costi del Non Fare. Da un lato, il Ministero delle Infrastrutture ha da poco presentato il Programma delle Infrastrutture Strategiche (PIS) 2015 in cui viene indicato un nucleo ristretto di infrastrutture, 25 opere prioritarie, essenziali, di rilevanza nazionale, necessarie per la competitività del Paese e per la mobilità intelligente nelle aree urbane. Si tratta di una sorta di “priorità delle priorità” su scala nazionale. Dall’altro, con la bozza di riforma del Codice degli Appalti si comincia a delineare un valido processo di cambiamento, al fine di ottenere una normativa nel contempo più “leggera” e più severa, che dia maggior certezza e stabilità delle regole velocizzando la realizzazione delle opere. Infine, secondo l’Osservatorio, è sicuramente sbagliato sostenere che non servano più grandi opere, così come è scorretto assumere che fossero prioritarie tutte le opere indicate nella Legge Obiettivo. Ciò che è certo è che sono necessarie opere utili. Il fabbisogno di opere nel Paese è ancora molto elevato, ma è profondamente cambiato nella sua natura, così come si sono molto modificate le priorità. È necessario investire di più e meglio nella progettazione e nella valutazione, attraverso seri studi di fattibilità non solo tecnici, ma anche sociali e ambientali. Il contrasto alla corruzione si deve accompagnare con più efficaci meccanismi di gestione delle opere fin dalla loro ideazione.