Per raggiungere i target europei, occorrerà installare tra i 70 e gli 85 GW di nuova potenza rinnovabile da qui al 2030. È indispensabile, quindi, un netto cambio di passo degli investimenti: rispetto al 2022 essi dovranno essere più che triplicati in Italia.
Uno sviluppo infrastrutturale così imponente non potrà non passare anche attraverso un nuovo approccio con le comunità locali e, più in generale, con gli stakeholder. Il settore energetico deve “portare a bordo la gente” nella sfida della decarbonizzazione lasciandosi alle spalle il fenomeno nimby che troppo spesso ha rallentato se non frenato lo sviluppo delle rinnovabili.
Questa tematica centrale sarà affrontata e discussa con i top manager degli operatori energetici nel XV Workshop Annuale OIR.
Dopo la presentazione del Rapporto Annuale il dibattito si articola in due tavole rotonde:
- La prima, dedicata alle strategie di coinvolgimento degli stakeholder nello sviluppo dei progetti FER. Ad esempio: crowdfunding, comunità energetiche rinnovabili e CSV.
- La seconda, dedicata a come stanno cambiando le strategie degli operatori attivi nelle rinnovabili a seguito della pandemia prima e della crisi energetica poi.
Il Rapporto OIR 2023 si focalizza su un tema che negli ultimi anni sta assumendo grande rilevanza: l’opposizione locale allo sviluppo di impianti rinnovabili e le possibili modalità per superarla. Al riguardo, lo Studio identifica le ragioni di tali contestazioni e, successivamente, indica i potenziali modelli di coinvolgimento, approfondendone le caratteristiche principali e i relativi impatti sugli stakeholder coinvolti.
A tale analisi, inoltre, si affianca una disamina approfondita delle strategie dei principali operatori attivi nello sviluppo degli impianti rinnovabili a livello nazionale ed europeo, al fine di evidenziare i trend in atto a seguito della crisi energetica.
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