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Il ruolo delle politiche pubbliche e degli investimenti esteri per lo sviluppo energetico del Brasile

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Autore: Tommaso Di Vico Pubblicazione:  Dicembre 2016 Lingua:  Italiano Pagine:  5 Sezione: Dalle Aule dell’Università Azienda: Università Bocconi
COD: 08/04/2016 Categorie: , ,
Descrizione:

La ricerca si chiede se la regolamentazione degli enti competenti e le politiche del governo brasiliano degli ultimi anni siano riuscite ad affrontare e risolvere i problemi e le questioni strutturali che il settore energetico ha nei paesi in via di sviluppo in genere e in Brasile nello specifico. Per consentire un’analisi nel merito, l’autore ha cercato di concentrare la ricerca su una serie di ambiti e tematiche fondamentali del settore energetico di un paese in via di sviluppo. La letteratura scientifica analizzata nota che molti obiettivi sono stati raggiunti, ma il giudizio non può essere unico per tutti i parametri: sulla copertura energetica i dati di IEA (IEA, 2012) e World Bank (World Bank, 2012) fotografano uno scenario di raggiungimento quasi totale della popolazione; in merito allo sviluppo delle rinnovabili, General Electric Global Research (GEGR, 2014) sottolinea come il governo brasiliano riesca a proporre piani di espansione della produzione capaci di sfruttare le risorse del territorio rispettando i vincoli ambientali; il paese è poi partito da una situazione di forte dipendenza dalle fonti di energia estere negli anni ’70 (Fichera e Kueter, 2006) e grazie all’ingente sviluppo delle fonti rinnovabili è arrivato a un punto in cui rischia all’opposto di avere problemi di sovra-produzione. Alcune criticità, invece, si sono avute nei percorsi per l’avanzamento della ricerca e sviluppo nel settore (Pacheco, 2007) ma queste policies, seppure imperfette, sono comunque riuscite ad aumentare l’impegno e le risorse delle imprese per progetti di R&S (Gonçalves et al., 2014); sull’efficienza e sulla riduzione degli sprechi, infine, il paese sembra piuttosto indietro rispetto ad altre potenze dell’energia a livello mondiale (ACEEE, 2014). L’ultima parte si sofferma sulla capacità di attrazione degli investimenti esteri: l’ingente aumento di capitali stranieri nel paese infatti potrebbe dimostrare l’efficacia della regolamentazione e delle politiche per lo sviluppo energetico. Questo non solo a livello di obiettivi politici ma anche in termini di trasformazione da monopolio a settore regolato, in cui c’è ampio spazio per la concorrenza internazionale.