Decommissioning ed economia circolare: processi organizzativi e gestionali. Il caso delle dismissioni tramite asta
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Nella sola Unione Europea si producono ogni anno più di 2,5 miliardi di tonnellate di rifiuti. A fronte dell’insostenibilità ambientale degli attuali modelli di produzione e di consumo si sta lentamente affermando il paradigma dell’economia circolare che si basa su condivisione, riutilizzo, riparazione, ricondizionamento e riciclo dei materiali e prodotti esistenti il più a lungo possibile. Nel ciclo di vita dei beni viene sovente dedicata poca attenzione alla fase di dismissione degli stessi anche laddove, si pensi agli impianti e ai macchinari industriali, una gestione oculata della fase di decommissioning potrebbe portare a rilevanti benefici economici e ambientali legati al riutilizzo di beni altrimenti avviati allo smaltimento come rifiuti (c.d. circular decommissioning). Le complessità organizzative e gestionali del decommissioning possono portare le imprese a considerare preferibile, come evidenziato nel caso illustrato nell’articolo, il coinvolgimento di soggetti specializzati nella dismissione di beni complessi. Il sistema delle aste, poco utilizzato in Italia, può essere una soluzione vantaggiosa in termini di trasparenza, efficienza gestionale ed economica.
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